DIETA PER LA LONGEVITà, COSì IL MEDICO 78ENNE è “RINGIOVANITO” DI QUASI 20 ANNI

Michael Roizen è anestesista e responsabile del benessere presso la Cleveland Clinic. Il medico ha 78 anni, ma la sua “età biologica è di circa 57,6 anni. Ad affermarlo è lo stesso medico a Business Insider che racconta di una dieta per la longevità che, seguita costantemente negli anni, aiuta a ringiovanire.

Roizen ha utilizzato gli stessi principi che, a suo dire, lo hanno mantenuto giovane per sviluppare un sistema di benessere alla Cleveland Clinic. Offrendo ai dipendenti incentivi finanziari è stato possibile implementare i cambiamenti di stile di vita verso percorsi più sani. Dal 2008, il programma ha fatto risparmiare alla clinica fino a 200 milioni di dollari all’anno sui costi sanitari per 101.000 pazienti dipendenti dal 2008, ha affermato Roizen. Scopriamo in cosa consiste.

La dieta mediterranea

Diffusa in tutto il mondo, la dieta mediterranea si è scientificamente dimostrata uno strumento valido per la salute e il benessere delle persone. Cibi integrali, frutta, verdura, legumi, latticini, limitato utilizzo di carne rossa, cibi lavorati e alcol: la dieta mediterranea è stata considerata dall’Us News and World Report”, per sette anni di fila, la più sana tra i modelli di alimentazione.

Oltre a migliorare la salute cardiaca, contribuisce anche alla perdita di peso e ad un graduale e minore declino cognitivo. Il medico Rozien racconta di assumere proteine animali da cibi quali la trota e il salmone, ricchi di vitamina D e acidi grassi omega3.

Pasto abbondante

Un’altra abitudine del medico è quella di fare un pasto abbondante a pranzo. A cena, invece, mangia quasi solo un’insalata. Ciò sembra conciliargli il sonno e regalargli un risveglio migliore.

“Uno studio pubblicato quest’anno dai ricercatori dell’Università di Alagoas in Brasile ha scoperto che mangiare la maggior parte delle calorie a pranzo potrebbe aiutare a prevenire e curare l’obesità, indipendentemente dalla qualità della dieta – scrive BI -. Mangiare in questo modo potrebbe allinearsi meglio con i ritmi naturali del corpo, ha suggerito il team”.

Cinque giorni al mese ipocalorici

Uno stratagemma che Roizen considera valido è quello sviluppato dal professore di gerontologia e direttore del Longevity Institute della University of Southern California, l’italiano Valter Longo. Parliamo della “Longevity diet” che consiste in un semi-digiuno cinque giorni al mese: uno strumento ipocalorico che equivale, nel lungo periodo, ad un digiuno di quasi sette anni.

Dopo solo tre mesi, i partecipanti alla sperimentazione della dieta avevano quasi tre anni di età biologica in meno.

Medici e scienziati, però, hanno dimostrato scetticismo in merito, sostenendo che la dieta può rivelarsi “dura” per alcune categorie di persone e lavoratori.

Digiuno intermittente

Roizen digiuna, inoltre, in modo intermittente. Il medico ha dichiarato di mangiare nella fascia oraria che va dalle 11 alle 19. Sebbene i dati sull’impatto del digiuno intermittente sulla longevità non siano solidi come quelli di una dieta ipocalorica, racconta di sentirsi meglio seguendo questo programma. Ricerche in corso sostengono che questo tipo di digiuno, se non completamente inefficace, potrebbe anche accorciare la vita di una persona.

L’età biologica

L’età biologica è una misura dell’invecchiamento dell’organismo, basata sull’efficacia dei meccanismi che mantengono giovani le cellule e su marcatori della funzionalità di organi e apparati. Non è solo una questione di genetica: solo il 25% della velocità con cui invecchiamo è legato ai geni, il resto è legato a fattori esterni come l’alimentazione, l’attività motoria, le relazioni sociali, buone abitudini.

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