DIETA ANTI-INVECCHIAMENTO: «DIGIUNO 12:12 E ALIMENTI PRECISI, COSì HO GUADAGNATO 10 ANNI DI VITA»

Invecchiamento e alimentazione sono collegati. Ormai non ci sono più dubbi. E per vivere più a lungo, è necessario dunque seguire alcune regole fondamentali. Lo spiega Valter Longo, professore di Biogerontologia e Direttore dell’Istituto sulla Longevità a USC (University of Southern California) — Davis School of Gerontology di Los Angeles. «Le nuove generazioni devono capire che una corretta alimentazione preserva dalle malattie», ha detto il medico a Il Corriere della Sera. 

 

La dieta che aiuta a invecchiare meglio

«Grazie a un mix di mutazioni genetiche e digiuno, sono riuscito ad allungare la vita delle mie cavie di dieci volte». Dunque, per vivere più a lungo, si deve digiunare? «Per stare bene a lungo occorre adottare una dieta principalmente pescetariana per 12 ore al giorno e fare qualche dieta mima digiuno all’anno. Su questi concetti, relativamente semplici, si basa la mia dieta della longevità», spiega il medico.

 

Come funziona il metodo della longevità

«Si tratta di una alimentazione che viene modificata in base alle zone del mondo in cui è praticata. In Italia potrebbe tradursi in un regime alimentare pescetariano, ma con modifiche importanti in confronto alla dieta mediterranea - dice il medico Valter Longo -. In sostanza, si mangia pesce tre o quattro volte alla settimana, evitando quello di taglia più grossa: in genere contiene mercurio. Poi, i vegetali sempre, cercando di variare il più possibile e tenendo conto della stagionalità. E preferendo la verdura alla frutta: quest’ultima è, infatti, molto zuccherina. Infine legumi, cereali integrali, frutta secca e olio. È importante che l’apporto di proteine sia basso, ma sufficiente almeno fino ai 65 anni e quindi di circa 0,8 grammi per kg di peso corporeo. Dopo si può salire così da non perdere massa muscolare».

 

Come fare il digiuno

Sul digiuno, il medico ha un consiglio importante: «Io suggerisco di non toccare cibo per 12 ore e di non saltare mai la colazione, così da minimizzare una serie di possibili effetti collaterali. Dovremmo adottarlo come stile di vita, alla stregua dei centenari che, in genere, mantengono cicli non più lunghi di 12 ore serali/notturne di digiuno. In concreto: cena entro le 20 e colazione alle 8».

Con il suo stile di vita, Longo dice di sentirsi più giovane: «Seguo le diete, pratico sport e mi tengo controllato. Parlo con gli ultracentenari, soprattutto italiani, per capire come si possa arrivare alla loro età. Mi spiegano che cosa hanno mangiato per una vita e quanta fatica hanno fatto lavorando molto nei campi. La parola sedentarietà non rientra nel loro vocabolario. Mi ci ritrovo. Per rispondere alla sua domanda, dieci anni in meno dovrei averli, ma si può migliorare».

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