Non è soltanto un discorso legato all'età o alla "sfortuna" magari dovuta alla propria genetica: la comparsa di alcune patologie come la demenza e la perdita di memoria in età avanzata è legata allo stile di vita che assumiamo. Recentemente, la Commissione Lancet ha individuato due nuovi fattori di rischio che aiutano l'innesco di queste malattie che vanno a unirsi agli altri dodici. Se la prevenzione iniziasse già durante la giovinezza, in molti casi si potrebbero limitare o eliminare gli effeetti negativi che sorgono con l'età.
Per quanto riguarda le due novità di quest'anno, gli scienziati hanno individuato nel colesterolo cattivo (Ldl) e nel deficit visivo due fattori che insieme provocano circa il 9% dei casi di demenza mondiali. Invece, nel 40% dei casi ecco gli altri dodici fattori che predispongono alle patologie sopra elencate:
Gli studiosi spiegano che soprattutto nei Paesi con redditi medi e bassi si possono ottenere i migliori benefici con un potenziale di riduzione maggiore rispetto ai Paesi che godono di alti redditi per evitare che la demenza possa svilupparsi in età più precoce. "Le prove di specifici fattori di rischio suggeriscono che tutti i bambini dovrebbero essere istruiti e che una lunga durata dell'istruzione è benefica - spiegano su The Lancet - È importante essere attivi a livello cognitivo, fisico e sociale nella mezza età (vale a dire, tra i 18 e i 65 anni) e nella tarda età (vale a dire, oltre i 65 anni), con nuove prove che dimostrano che l'attività cognitiva nella mezza età fa la differenza anche nelle persone che hanno ricevuto poca istruzione".
Per quanto riguarda i nuovi fattori di rischio, è importante preservare l'udito trattandolo adeguatamente con mezzi acustici che sembra essere particolarmente efficace. Trattare adeguatamente anche fumo e depressione, spiegano gli studiosi, aiuta a difendersi contro l'avanzata di demenze e deficit cognitivi. Lo stesso discorso vale anche per la riduzione dell'inquinamento atmosferico di cui dovrebbe occuparsi la politica mondiale ma anche sullo sport si può intervenire in maniera efficace: ecco quali sono i suggerimenti per limitare i 14 fattori di rischio come elencati su The Lancet: