NAOMI CAMPBELL: «SONO STATA SCARTATA PER LA PELLE NERA, MA HO FATTO LA DIFFERENZA. NON IMPORTA QUANTE VOLTE CADA, MI RIALZO SEMPRE»

«Naomi Campbell è come la star di un film muto in un'epoca dominata dal rumore», aveva detto Bono Vox, leader degli U2 e amico fedele della modella. E forse non si è allontanato molto dalla definizione. Naomi Campbell è una delle modelle più acclamate dal mondo e più ricercate dagli stilisti, che cercano sempre di sceglierla per farla sfilare con gli abiti della loro ultima collezione.

Per la prima volta, la modella ha posato per "D" di Repubblica, rilasciando una lunga intervista in cui ha raccontato alcuni aneddoti legati alla carriera e cosa vuol dire essere una modella: «Essere una modella nera non è stato semplice. È stata dura e difficile, ma non ho mai smesso di lottare, di credere e di parlare. E, adesso, le sfilate di moda sono diversificate».

L'incidente con i tacchi

Naomi Campbell, 54 anni, è una delle icone più celebri della moda. Non solo per la sua bellezza ed eleganza, ma anche per un evento che è accaduto nel '93, quando è caduta durante una sfilata a causa dei tacchi di Vivienne Westwood. Un incidente per cui, però, la modella non prova vergogna. «Quelle scarpe con plateau riflettono un lato di me - ha spiegato Naomi Campbell - perché non importa quante volte possa cadere, mi rialzo sempre. Ma, onestamente, scegliere un outfit che riassuma la mia carriera è come scegliere un figlio preferito. È impossibile».

Un inizio non semplice

Però l'esordio in passerella non è stato semplice a causa delle discriminazioni: «Tante volte sono stata l'unico volto nero in una sfilata o, peggio, sono stata scartata proprio a causa del colore della mia pelle. Ma non ho mai smesso di lottare e questa cosa ha fatto la differenza. Perché adesso in passerella c'è più inclusione».

Credere nei giovani

E proprio perché la sua lotta ha fatto la differenza, Naomi Campbell punta tutto sulle nuove generazioni: «I giovani non stanno fermi con le mani in mano. Ma si muovono per far cambiare le cose. Con i social network creano i loro marchi e sono riusciti a ribaltare il concetto di bellezza. Sono davvero incredibili».

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