MATTEO GRANDI, LA DIETA DELLO CHEF STELLATO: «HO PERSO 90 KG COL DIGIUNO INTERMITTENTE E NIENTE CARBOIDRATI: LA PASTA MI RENDE STANCO»

Circa 90 chili in 8 mesi: «Ho finalmente ricominciato a sentirmi bene con me stesso». Lo chef stellato Matteo Grandi ha raccontato, in un'intervista al Corriere della Sera, di essere arrivato ad un certo punto della sua vita a pesare 185 chili a causa delle lunghe ore trascorse dietro ai fornelli e uno stile di vita trascurato. «Avevo perso di vista il mio benessere. Dimagrire è stato come uscire da un banco di nebbia», ha confessato.

Le difficoltà legate al suo peso, lo hanno portato a voler cambiare le cose e così ha creato una sua dieta. La parte difficile? La costanza; ma Grandi, ora, non tornerebbe mai indietro perché «l’energia è alle stelle, la mente è sempre lucida e lavoro con una produttività doppia». 

La dieta 

Ha ritrovato la salute, l'energia e anche la passione per la cucina dopo la sua scelta. Ha studiato il piano alimentare ideale per lui e ha trovato un nuovo approccio alla vita. «La dieta che ho seguito l’ho studiata io stesso, prendendo spunto da tanti dietologi da cui ero andato in passato senza però ottenere risultati. Poi, grazie al divulgatore Luca Veronese, ho iniziato a seguire una dieta low carb, che mi ha davvero cambiato la vita», ha raccontato. Troppi zuccheri fanno male alla salute, sono diversi gli studi che lo hanno dimostrato, ed è proprio da lì che Grandi è partito: «Sapevo che zuccheri e carboidrati erano i principali colpevoli del mio aumento di peso. Da quando li ho eliminati, oltre a perdere peso, mi sento incredibilmente meglio».

Un benessere fisico ma soprattutto psichico: «L’energia è alle stelle, la mente è sempre lucida e lavoro con una produttività doppia». Il suo stile di vita è incentrato tutto su una nuova quotidianità: «Faccio digiuno intermittente: mangio solo a mezzogiorno (uova, salmone, avocado, petto di pollo...) e alle 17 (verdure verdi, carne, pesce, molluschi o crostacei), poi lascio il mio corpo tranquillo, senza lo sforzo di dover elaborare continuamente cibi e produrre insulina». Il tutto affiancato rigorosamente da sport. 

La sua vita oggi 

«A Ferragosto ho mangiato due forchettate di pasta e mi è calata una stanchezza incredibile. Se, per 20 secondi di piacere, poi devo stare male per ore, allora che senso ha? È solo questione di cambiare le abitudini», ha spiegato lo chef. La sua nuova vita ha necessariamente comportato cambi anche nella sua cucina, quel luogo dove passa la maggior parte del tempo. 

Per il suo ristorante ha, quindi, pensato a una maggiore inclusività nelle proposte: «Ho cambiato il menù: ho inserito proposte low carb, con dodici tipi di uova preparate in modo diverso, prese da allevamenti a terra. In menù adesso ci sono circa trenta piatti senza carboidrati e latticini. In questo modo, posso dimostrare che si può star bene anche andando a cena fuori». Un percorso complesso il suo – e quello di tanti altri –, ma che può essere serenamente affrontato. Motivo per cui ha deciso di raccontarlo in un libro «per far capire che stare bene con se stessi è possibile, e che non bisogna necessariamente fare grandi sacrifici o affrontare diete complicate. È un cammino che può fare chiunque».

2025-02-17T11:37:19Z