CAPELLI: I TAGLI E LE ACCONCIATURE ISPIRATE AI LOOK DELLE BAND ANNI ’90 FANNO TENDENZA!

Quest’anno, per tutti gli appassionati del rock e per chi negli anni 90 era poco più che adolescente, entrerà negli annali: 30 anni dalla morte di Kurt Cobain, e l’attesissima reunion dei fratelli Gallagher. Band che hanno segnato gli anni 90 e contagiato i look di intere generazioni. Il grunge, dal make up all’abbigliamento, non poteva che tornare anche sulle chiome. Con brani e voci impressi nelle orecchie e nell’anima, hanno lasciato il segno anche nello stile, unico, iconico e imitatissimo, come con le loro voci e i loro testi.

Belli, maledetti, limitless: le icone del rock e i loro hairstyle

Mon sono pochi i tratti in comune tra i protagonisti di due band pure abbastanza distanti tra loro, ma unite dal carisma e dal fascino delle loro vite al limite. Impossibile non aver pianto per Kurt. E avere ancora negli occhi i suoi capelli biondi e i suoi occhi azzurri. Così come abbiamo superato il trauma della rottura improvvisa del 2009 dei BritBoys, solo dopo aver saputo del ritorno del loro sodalizio musicale e artistico. Come nell’abbigliamento, così nell’hairstyle, continuano a influenzare mode, stili e tendenze. Vediamo il loro impatto – forte – sulle tendenze capelli autunno 2024!

Arrivano le Nirvana Waves, anche d’autunno

Questa estate hanno affiancato e forse superato le classiche Beach Waves, diventandone la variante grunge e genderless, su lunghezze medie o massime. Le Nirvana Waves sono poco definite, imperfette, che vanno d’accordo con outfit estivi così come in mood autunnali, tanto da essere avvistate di recente anche sulla testa di Adria Arjona

Si chiamano “Nirvana Waves” perché si ispirano proprio agli hairlook di Kurt Cobain e Dave Grohl, frontman dei Foofighters, al tempo batterista dei Nirvana e da poco uscito con The Storyteller, racconti di una vita “lived loud”.

Grunge e scomposte ma in modo armonico, un po’ il corrispettivo del make up no make up. La casualità studiata ad arte, la naturalezza e il suo fascino, comunque sotto controllo. D’estate si è rivelata una delle migliori acconciature per lasciare la chioma libera, con onde che appaiono naturali e casuali, ispirate alla band di Seattle e semplici da realizzare.

Seguono nei trend un’altra ispirazione da Cobain, altrettanto genderless e iconico, tanto da essere imitato da Gigi Hadid e Sidney Sweeney: il Kurt Cobain Bob

Oasis, la reunion: tutti pazzi per il loro ritorno, anche le celeb

Tutti (e in particolare i 40enni di oggi) impazziti per il ritorno degli Oasis: dopo una rottura lunga 15 anni, tornano insieme sul palco per una serie di concerti dalla prossima estate. Impennata su Spotify, biglietti e voli in over booking. Con la moda e il beauty che seguono a ruota. Del resto i Mod Haircut dei Gallagher hanno fatto la storia, assieme ai loro jeans, alle polo e ai parka. Evoluzione contemporanea dei bowl-cut e moptop dei Beatles, non c’è cantante, attore e cantautore che non abbiamo almeno provato a ricalcarne lo stile. E ora a portarlo è anche Paul Mescal, attore irlandese protagonista de Il Gladiatore 2 di Ridley Scott, prossimo ad arrivare anche nelle sale italiane.

Frange scomposte, volume sulla parte superiore, ciocche laterali che si aprono. Il taglio multi layering è unico nel sembrare scomposto e estremamente affascinante. Se lo sceglie – anche se in finish wet e più ordinato – anche un’altra icona britannica di oggi, come la modella Iris Law

Il Mod Cut, la versione corta del Mullet: vintage ma sempre attuale

Chi perché mira all’Oasis Live 25 World Tour, chi perché semplicemente ha sempre subito il fascino british della indie rock band di Manchester, non avendo mai smesso di ascoltare hit universali come Wonderwall e Don’t Look Back in Anger, eccoci che lo stile Cool Britannia si impone in questo autunno inverno sia con abbigliamento fatto di parka, maglioni e bucket hat, si con il Mod Cut, iconico taglio di capelli di Liam e Noel. Dagli anni 60 ai 90 fino a oggi, il Mod cut si caratterizza per lati corti e volume superiore, frangia frontale o pari o scomposta, anche corta. Un mullet “ridimensionato”, che ne conserva la realizzazione multistrato. Unica attenzione è per la manutenzione, visto che, come ogni frangia, ha bisogno di ritocchi per evitare che si allunghi troppo e si perda equilibrio e appeal.

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